giovedì 25 settembre 2025




 

Invisibile Ribelle

Immagina una stanza vuota. 

Dentro ci sono tutte le parole che non ti hanno detto, 

tutti gli abbracci che ti hanno negato,

 tutti gli sguardi che ti hanno attraversata senza fermarsi.

Ora entra. 

 Senza permesso.

Cammina tra le assenze come fossero mobili antichi. 

Cammina come se il pavimento ti dovesse delle scuse.

 Sfiora le assenze con la punta delle dita, ma non fermarti a raccoglierle.

Al centro della stanza c’è una parola che non ti hanno mai detto. 

Prendila. 

Non usarla.

Distruggila.

Poi esci. 

Non chiudere la porta. 

Bruciala. 

Che nessuno possa più fingere di non averti vista.

Charlottes_Muse

martedì 23 settembre 2025

La piuma d’argento

Mi hanno chiamata con nomi che non erano miei,

 mi hanno guardata senza vedere, 

mi hanno riso addosso come si ride al vento, 

senza sapere che il vento ritorna.

Ma io ho camminato. 

Con le scarpe consumate e il cuore intero.

 Ho raccolto le parole cadute, 

le ho intrecciate in versi,

 le ho fatte piuma.

Una piuma d’argento.

Che vola sopra le voci basse,

 e si posa solo dove c’è rispetto.

Ora la porto con me,

 tra i fogli,

 tra i sogni, 

tra i giorni difficili. 

Charlottes_Muse

lunedì 22 settembre 2025

La stanza che non c’è

 

C’è una stanza che nessuno ha mai visto. 

Non ha porte né finestre, eppure vi entra la luce.

È fatta di pensieri non detti, di gesti che nessuno ha colto, di sguardi che avrebbe voluto ricevere e che non sono mai arrivati.

In quella stanza, lei è seduta su una sedia di vento, con le mani piene di semi invisibili. 

Li sparge sul pavimento di silenzio, e ogni seme diventa un fiore che parla la sua lingua.

Nessuno può entrare lì, tranne chi sa ascoltare il battito di un cuore che scrive.

Lei, che è fatta di versi e visioni, è la custode di quella stanza. 

Ogni giorno ci torna per ricordare a se stessa che anche il non visto può essere eterno.

Charlottes_Muse

martedì 16 settembre 2025

Occhi di Vetro

 

La bambola era sempre lì. 

Sul ripiano più alto, tra polvere e silenzio. Nessuno la comprava. 

Nessuno la toccava. 

Ma ogni tanto… cambiava posizione.

Il negoziante diceva che era il vento. 

La figlia del negoziante diceva che era il tempo. 

Il gatto del negoziante non diceva nulla, ma da quando la bambola era arrivata, non saliva più le scale.

Una notte, un ragazzo entrò per curiosità. Guardò la bambola. 

La bambola lo guardò.

Il giorno dopo, il ragazzo non parlava più.

 Disegnava solo occhi. 

Occhi ovunque. 

Occhi di vetro.

Charlottes_Muse